Sotto questo nome sono raggruppate sostanze molto diverse tra loro, con la caratteristica comune di derivare dalla macinazione delle rocce. Il loro impiego agronomico risponde ad obiettivi diversi, a seconda delle caratteristiche peculiari di ogni prodotto.
Segnalo solamente due tipi di farina di roccia particolarmente utili nel compostaggio: la bentonite e la fosforite.
La bentonite è una farina d’argilla, più grezza se è bentonite industriale, più fine se è bentonite enologica, impiegata come chiarificante per il vino. Il secondo tipo di bentonite è facilmente reperibile in negozi di prodotti per l’enologia, ma è molto più costosa della prima. L’apporto di argilla è particolarmente indicato per migliorare la struttura di terreni leggeri e sabbiosi, il suo impiego nel compostaggio risponde a diverse ed importanti esigenze: è in grado di trattenere le forme minerali dell’azoto, in particolare l’ammoniaca, impedendone la perdita per lisciviazione o per volatilizzazione; lega i cattivi odori che si possono formare durante la fermentazione; trattiene l’acqua mantenendo umido l’interno del compost; le particelle di argilla, insieme ai composti umici, formano sostanze particolarmente stabili chiamate complessi argillo-umici, le quali posseggono caratteristiche fisiche e strutturali ottimali
per il terreno ed hanno grande capacità di trattenere gli elementi nutritivi per le piante. La bentonite può venire addizionata nella dose di 5 kg per metro cubo di compost.
Le fosforiti sono rocce sedimentarie, presenti in particolare in Nord Africa, derivanti dal deposito di organismi marini. Il loro interesse consiste nell’elevato tenore in fosforo; questo è presente come fosfato tricalcico insolubile che, se aggiunto in faise di allestimento del cumulo, viene solubilizzato dagli acidi organici prodotti dai microrganismi, che lo rendono infine disponibile per le piante. L’utilizzo dei fosforiti permette quindi di elevare il potere fertilizzante del compost.
L’uso del basalto è inserito nella parte A nell’allegato II al reg. Cee n.2092/91 come prodotto per la concimazione e l’ammendamento.
I più diffusi prodotti commerciali sono composti di polveri derivanti da ortoclasio, porfido, lava, granito e basalto.