CENERE DI LEGNA
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CENERE DI LEGNA
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L'USO DELLA CENERE DI LEGNA
La cenere altro non è che il residuo solido della combustione del legno. Ha la consistenza di una polvere molto fine, ed il colore ha le tonalità di una scala di grigio.
Per il riscaldamento domestico, di solito si usa legno tagliato da alberi come quercia, faggio, abete, pino, pioppo, castagno, acacia.
Quali elementi contiene la cenere di legna
La cenere di legna contiene questi elementi principali che sono:
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Calcio, in percentuali variabili dal 25 al 40% , ricordo che il calcio è l’espressione o messaggero fisico della Bilancia
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Potassio, dal 5 al 30% espressione o messaggero della Vergine
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Fosforo, dal 1,3 al 20% espressione o messaggero del Cancro
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Magnesio, dal 1,3 al 16% espressione o messaggero del Sagittario
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Silice in tracce sotto l’1%, espressione o messaggero dell’Ariete
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Carbonati, espressione o messaggero dello Scorpione
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Ossidi espressione o messaggero dell’Acquario
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Sodio espressione o messaggero della Vergne
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Ferro, elemento di Marte
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Boro
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Rame elemento di Venere
Si tratta di sostanze gradite alle piante, in quanto provenienti dal vivente, alla maggior parte delle piante, questo poiché ne garantiscono uno sviluppo sano ed equilibrato.
Ad esempio, il fosforo serve nei periodi di fioritura, mentre il potassio aiuta molto nella maturazione dei frutti.
Il nutrimento che la cenere di legna dà al terreno non è completo, infatti manca completamente l’azoto ed il carbonio. Ad ogni modo è presente una gran quantità di calcio.
Gli altri elementi (potassio, fosforo e magnesio) sono sali minerali che la cenere rende disponibili in modo graduale. Questo grazie al suo lento periodo di degradazione.
Gli effetti delle cenere su terreno e piante
La cenere di legna come primo elemento apporta il calcio, il quale ha un’azione basica nel terreno. Questo ne fa aumentare l’alcalinità.
Quindi, se avete un terreno un po’ acido, usare cenere in concimazione è vantaggioso e potete usare dosaggi più elevati.
Se, invece, il vostro terreno è calcareo, alcalino e compatto, usare la cenere può creare condizioni sfavorevoli per le piante.
La cenere è da evitare, però, soprattutto se coltiviamo specie acidofile, che amano terreni acidi (con ph inferiore a 5,5).
Questo un elenco delle principali piante e degli alberi acidofili: Azalea, Camelia, Corbezzolo, Erica, Gardenia, Magnolia, Mimosa, Mirtillo, Ortensie, Rododendri, Abete bianco, Abete rosso, Acero giapponese, Betulla, Castagno. Faggio
Come distribuire la cenere di legna sul terreno
Mai usare la cenere tale e quale ma solo dopo:
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averla messa a bagno in acqua e dinamizzata per 20 minuti e poi irrorata
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oppure usarla nel compostaggio bd (1% del totale del poso del compost bd)
Nell’uso diretto nel terreno si consiglia di non superare i 25 kg per 100 mq di terreno, circa 200/300 g a m2. È utile mescolare la cenere con farina finissima di cornunghia in parti uguali.
Per concimare il terreno delle coltivazioni invernali è utile cospargere un po’ di cenere e cornunghia prima di effettuare la rincalzatura. Questa si effettua su colture quali il cavolfiore, il cavolo broccolo, la verza, il cappuccio.
Secondo la direttiva comunitaria, l’uso della cenere come fertilizzante è ammesso in agricoltura biologica Reg. Cee 834/07.
Altri utilizzi della cenere di legna
Nella vita di campagna la cenere ha sempre accompagnato contadini e massaie. Molto famosa, ad esempio, è la lisciva, un sapone detergente naturale, che si ricava con facilità dalla cenere di legna. Questo sapone, in passato, veniva usato per il bucato e non solo.
La cenere può anche svolgere nel terreno una funzione antiparassitaria nella difesa biologica contro le limacce e gli insetti aerei.
Per le limacce usare la cenere tale e quale come bordo sulle aiuole delle insalate o dove volgiamo tenerle lontane.
1 kg di cenere lasciata a bagno una sera in 10 litri di acqua e con l’aggiunta di 200 grammi di silicato di potassio per renderla più adesivante alle foglie e poi spruzzata sulla verdura tende a creare una patina “irritante” per gli insetti e nello stesso tempo diventa un ottimo concime fogliare. Da ripetersi ogni 20 giorni circa.