GLI INVOLUCRI DEI PREPARATI BIODINAMICI - KARL KONIG

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Gli agricoltori che praticano la biodinamica utilizzano dei preparati dalla denominazione numerata: dal 500 al 507. Ma che cosa si nasconde dietro questi appellativi? La biodinamica si evolve continuamente e occorre comprendere in maniera sempre più profonda e cosciente cosa sta dietro questi numeri e i nomi dei preparati, che non sono semplici sostanze ma attivatori di processi fisici ed energetici. Questa forte consapevolezza permette di migliorare la pratica della biodinamica e di migliorare di conseguenza la qualità degli alimenti e la fertilità della Terra anche di fronte ai continui cambiamenti climatici. Se i preparati 500 e 501 erano destinati al terreno e alle piante, i preparati dal 502 al 507 sono destinanti alla preparazione del compost. Ma non solo: essi partecipano a questa alchimia che rende il compost il fermento della vita tramite l’azione combinata e coordinata dei vari regni della Natura, delle piante e degli involucri organici attraverso la cosciente regia dell’uomo, in sinergia tra loro grazie al processo indicato da Rudolf Steiner nel Corso di Koberwitz del 1924. Questo testo è molto utile se letto e meditato col quaderno di Christian Simonis Piccolo manuale delle piante mediche e curative del terreno, sempre pubblicato da Agri.Bio Edizioni, che spiega e fa comprendere il motivo della scelta di ogni pianta usata per i preparati da cumulo. Questo testo rappresenta un complemento geniale e indispensabile per la comprensione dei preparati, in quanto descrive i processi che agiscono all’interno degli organi e la ragione per cui l’achillea millefoglie, la camomilla, la corteccia di quercia ed il tarassaco hanno bisogno della vescica, degli intestini, del cranio e del mesentere per compiere la loro corretta trasformazione. La sinergia dei processi si fonda sulla polarità e la complementarietà tra il regno vegetale e quello animale intonati al rapporto delle forze dei pianeti che agiscono sulla Terra.