IL MARTELLO ALCHEMICO
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IL MARTELLO ALCHEMICO
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Uno dei problemi principali dell’omeopatia è quello di fare bene le potentizzazioni: ovvero di agitare in modo energico la diluizione in modo che la sostanza madre si leghi, si unisca perfettamente al diluente (liquido o solido) e che questo legame sia il più possibile duraturo. Premesso che a mio avviso questa operazione può solo essere fatta manualmente da un essere umano cosciente e consapevole di cosa stia facendo, dato che qualsiasi macchina non ha l’Io, e tanto meno ha anima e corpo eterico o vitale, non avendo la capacità di pensare.
Grazie ad un mio amico medico, ho riscoperto questo metodo di omeopatizzazione del martello alchemico che usava il barone tedesco Alexander von Bernus (1880-1965), poeta e letterato oltre che grande alchimista e spagirista.
Il giovane e brillante Alexander si legò a Rudolf Steiner in un rapporto di indissolubile amicizia e discepolato iniziatico. Le numerose visite del Maestro dei Tempi Nuovi nel castello di Neuburg, tenuta dell’antichissima famiglia von Bernus, imparentata anche con la famiglia di Goethe, permisero a Rudolf Steiner la concentrazione necessaria per scrivere alcune delle sue opere, fra le quali il “Commento alle nozze chimiche di Christian Rosenkreutz” del grande alchimista Valentin Andreae, fornendo al contempo ad Alexander von Bernus quei consigli che il barone avrebbe messo in pratica nella costituzione della casa farmaceutica spagirica “Solunat” che tuttora produce diversi eccellenti farmaci ideati dallo stesso Barone risolutivi per numerose malattie usando proprio questo martello alchemico.
Come funziona questo attrezzo? Come potete vedere dalla foto, su un martello di gomma ho fatto costruire una intelaiatura molto stretta di ferro che tiene ben ferma una bottiglia da 500 cc. In questa bottiglia viene messa la sostanza madre e l’eccipiente lasciando sempre 1/3 vuoto per poter avere l’effetto della succussione. Un basamento di legno con un ammortizzzatore di gomma da 1 cm è l’elemento dove il martello batte per fare la succussione. Dopo il battito il martello per la forza assorbita battendo sulla superficie di gomma si solleverà in parte da solo e si partirà con il ritmo di succussione scelto.
Alexander von Bernus disse che con 150 colpi di martello alchemico si ha una totale diluzione e legamento della sostanza madre al diluente e questo dura per molti anni se fatta in soluzione idroalcolica che sia almeno il 20%.
Se non vogliamo contare i 150 colpi basterà mettere un cronometro e tenere il tempo di succussione di 4 -5 minuti indicate dallo stesso Rudolf Steiner e Lilly Kolisko.
Questo lavoro diventa anche un atto sportivo rafforzando i muscoli e se fatto con due martelli, uno impugnato a destra ed uno a sinistra si ha un perfetto bilanciamento e lo sviluppo di oltre un litro di soluzione omeopatica della diluzione scelta di ottima qualità.
Assieme al martello alchemico ed al basamento verrà fornito un libretto informativo dettagliato su consigli utili per come ottenere al meglio le soluzioni omeopatiche desiderate.

